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I lavoratori, inaspettatamente, hanno conquistato l’attenzione sul binario 17 di Santa Maria Novella, salendo su una torretta dell’elettricità in un gesto di protesta contro la mancata convocazione al tavolo istituzionale. Il Collettivo, ribattezzando la lotta come “Liberare Gkn dal ricatto. Liberare Firenze e Campi dalla speculazione,” ha denunciato tattiche intimidatorie e ingiustizie, sfidando il muro di gomma e calunnie.

Il rinvio dell’incontro a Roma ha scatenato l’ira dei lavoratori, accusando il Ministero di una grave assenza e di giocare con i giorni di stipendio non pagato. La RSU ex Gkn ha criticato l’atteggiamento del Governo, rimarcando il silenzio durante i licenziamenti e la complicità nell’omissione di convocazioni. L’incontro al Mimit, già considerato fumoso, è stato rimandato, suscitando il disprezzo degli operai.
La richiesta di commissariamento di Qf, il pagamento degli stipendi e la liberazione del territorio da logiche speculative sono le richieste chiave degli operai sulla torretta. La comunità solidale si è unita, sostenendo progetti di riconversione industriale e culturali, evidenziando la resistenza di 33 mesi contro il rischio di delocalizzazione.
La RSU esprime la volontà di resistere, lanciando il Festival di Letteratura Working Class a Campi Bisenzio e invocando un nuovo Insorgiamo tour per l’intervento pubblico e la creazione di un consorzio regionale. In alto, a decine di metri, la lotta continua, ma l’arma principale rimane la cultura e la solidarietà.
Redazione

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