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La Guardia di Finanza di Prato ha scoperto una massiccia frode fiscale nel settore del “Pronto Moda”, con l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un valore di circa 35 milioni di euro. Le società e le ditte coinvolte operavano nel Macrolotto, utilizzando il fenomeno delle “ditte apri e chiudi” per eludere le imposte.

Il lavoro certosino dei finanzieri pratesi ha permesso di individuare 9 ditte individuali operanti solo nominalmente in Italia, intestate a prestanome e utilizzate per emettere fatture false. Queste imprese, prive di struttura effettiva, fornivano documenti relativi a transazioni commerciali mai avvenute, consentendo ad altre imprese di evadere le tasse.
Le indagini hanno portato al rinvio a giudizio di 14 persone, inclusi i titolari delle ditte individuali, i rappresentanti legali delle aziende che hanno utilizzato le fatture false e i “titolari di fatto” che gestivano le imprese emittenti. Il totale del fatturato fittizio segnalato è di oltre 24 milioni di euro, con un’IVA dovuta superiore ai 10 milioni di euro.
Questa operazione dimostra l’impegno delle autorità nel contrastare la frode fiscale e proteggere l’integrità dell’economia locale.
Redazione

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