Il rapimento di un neonato dall’ospedale Santa Chiara di Pisa ha scatenato una vera e propria caccia all’uomo. I protagonisti sono i genitori del bambino, una coppia già nota ai servizi sociali per problemi di tossicodipendenza e senza un impiego fisso. Questi, consapevoli dell’imminente affidamento del figlio appena nato ai servizi sociali su ordine del tribunale, hanno deciso di prendere una drastica decisione: fuggire per evitare la separazione.

Il padre, in un gesto disperato, ha preso il bambino e si è dato alla fuga in bicicletta, con la madre che lo seguiva a piedi. La fuga è stata osservata dagli operatori dei servizi sociali dalla finestra della stanza dell’ospedale, i quali avevano l’incarico di prendere il bambino. Questo episodio ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, che ora sono sulle tracce dei fuggitivi, sperando di poter riportare il neonato in sicurezza.

Questa vicenda sottolinea la complessità e la delicatezza del lavoro dei servizi sociali, costretti a intervenire in situazioni familiari difficili, dove il benessere dei minori è messo a rischio. Allo stesso tempo, solleva interrogativi sulla disperazione e le motivazioni che possono spingere dei genitori a un atto così estremo per non essere separati dai propri figli. La comunità ora attende con ansia notizie sul ritrovamento del bambino, sperando che questo episodio possa avere un esito positivo.