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Una terribile storia di maltrattamenti e abusi domestici giunge finalmente  una conclusione con la condanna a 6 anni e 8 mesi di carcere per un uomo di origine albanese, residente a Firenze da oltre 30 anni.

La sentenza è stata emessa ieri in seguito alle continue violenze inflitte alla moglie per oltre due decenni, culminate in un episodio violento che ha portato alla denuncia e all’incarcerazione dell’uomo nel carcere di Prato.
La vicenda, riportata dal quotidiano La Nazione, descrive un inferno vissuto da una famiglia fiorentina. L’uomo, giunto in Italia nei primi anni ’90, aveva chiesto alla moglie di seguirlo, ma la stabilità economica ha portato con sé un periodo di maltrattamenti sistematici. La violenza fisica, le minacce con un coltello, e le percosse sono diventate parte della vita quotidiana della moglie.
La situazione, tuttavia, si è aggravata ulteriormente quando le due figlie, ora maggiorenni, sono diventate vittime delle attenzioni sessuali perverse del padre. Oltre ai maltrattamenti fisici e psicologici, una delle figlie è stata costretta a bere il proprio sputo, segnando un incubo che ha perdurato per tutta la vita.
L’uomo, nonostante il divieto di avvicinamento imposto dopo l’ennesimo pestaggio, è finito in carcere a Prato. La sentenza di ieri conferma la condanna per maltrattamenti e violenza sessuale, ponendo fine a un incubo che ha segnato la vita di questa famiglia.
Redazione

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